- No, tesoro, sono lucidissima. Non ho ancora sorseggiato neppure il mio tè.
- E allora non afferro.
- E' più semplice di quanto credi. La mia tazza da tè ha un'anima. Tutte le cose ce l'hanno, come sostengono i giapponesi. Lei ascolta i miei pensieri ogni mattina mentre faccio colazione. E' una conversazione telepatica nel silenzio della cucina. Ascolta e mi consiglia in maniera misurata. E' ormai una cara amica "i care" e cerco di curarla, di avere attenzione nei suoi riguardi. Non voglio che si rompa.
- Una tazza è una tazza e basta. Se si rompe, si sostituisce.