Quella medicina chiamata"ironia"

06.09.2013 22:49

 

"Scusi, ne vorrei una scatola maxi, per oggi dovrebbe bastare, grazie. Me la incarti bene, mi raccomamdo e la metta in una busta, non vorrei perderla per strada".
Di cosa sto parlando? IroniaDella migliore in commercio, ovviamente.
 
Poter vivere di ironia da mattina a sera, ubriacarsi d'ironia, prendere la vita euforicamente sempre con ironia. Cibarsene a cucchiaiate come fosse nutella, un barattolo dietro l'altro, senza mai sentirsene sazi.
Dimenticare la pesantezza della vita tuffandosi e sprofondando in un oceano di ironia sino a sentirsi leggeri in uno stato di grazia, sino a sentirsi liberi da preconcetti e luoghi comuni.
Un anestetico per soffrire il meno possibile e poter così guardare in faccia la vita strizzandole ironicamente l'occhio. Ridere e sorridere soprattutto di sé stessi.
 
Ci vorrebbe una medicina chiamata "ironia". Che grande cosa sarebbe se potessero farne uso tutti, un bel modo per guarire  da opportunismo, superficialità, ottusità. Malattie difficilmente curabili con le innumerevoli, multiformi e variegate pastiglie in commercio.
 
Se esistesse tale medicina sarei disposta a spendere una cifra per regalarla a tutti.Una medicina speciale per affrontare l'esistenza con leggerezza, prenderla in giro senza che se ne accorga  e fregarla. Si dice spesso che la libertà comincia dall'ironia, in tal caso, potremmo finalmente dichiarare di vivere in un mondo libero.

 

Lo so sto sognando, mi sto illudendo. Forse avevano ragione i latini che la definivano "illusio" e poi l'ironia non si compra.
 

      







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