Iperfobia

10.09.2013 17:49

                                                               

La mia fobia, anzi, iperfobia, si chiama centro commerciale.  Com'è possibile recarsi con tutta la famiglia, bambini urlanti compresi, a passeggiare di domenica al centro commerciale.
Ho visto più macchine parcheggiate lì, nel weekend estivo, che nelle località turistiche, mare o montagna che siano. "Su bambini, andiamo al cetro commerciale. Fa fresco lì (condizionatore), c'è una bella luce lì (elettrica), compriamo specialità gastronomiche lì (surgelate)".

 

E loro vanno, gli ingenui. La trappola è scattata e non c'è nulla da fare se non augurarsi una ribellione di massa a questo stato di cose. Surrogati di città dove non manca niente: cinema, ristorante, edicola, farmacia ecc. , con uno slogan invisibile: "Noi siamo quello che consumiamo". 

 

Come ha scritto uno famoso: non luoghi senza identità, senza storia. Ma di questo passo ci arriveremo a far studiare nelle scuole la storia dei centri commerciali e magari discuterci anche una tesi di laurea.

 

Come distruggere la fantasia in poche mosse, basta portare i bambini a giocare al centro commerciale e la cosa è fatta. Ché poi non siete più persone quando entrate lì, vi chiamate consumatori. La parola d'ordine è "consumismo" e io la odio.







 
 

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